Articolo Cani Salute
L’agopuntura anche per i nostri amici cani freccelunedì 15 ottobre 2012      


Sono molte le sintomatologie animali che possono trovare beneficio con l’agopuntura, laddove gli anestetici e i normali composti farmaceutici si possono dimostrare inefficienti. La terapia  agopunturale viene quindi consigliata, benché solo i alcuni casi e per alcune malattie, anche per gli animali domestici. Le prime notizie riguardanti la tecnica dell’agopuntura nell’Estremo Oriente risalgono alla preistoria; solo nel III secolo a.C. fu data alla pratica una base teorica e filosofica, ma l’applicazione fu da sempre effettuata sial sull’uomo che sugli animali.
La disciplina ha sempre avuto una certa difficoltà ad affermarsi nel mondo occidentale; stabilire quindi se l’agopuntura può rappresentare un valido aiuto per i cani ammalati è argomento spinoso. La concezione taoista su cui si basa comprende, infatti,  concetti piuttosto difficili da accettare per la nostra mentalità.

Una terapia dolce
E’ difficile pensare che ci si è ammalati perché le nostre forze negative hanno preso il sopravvento su quelle positive. Sta di fatto che l’agopuntura non ha mai raggiunto, specialmente in Italia, s dei riconoscimenti dalla scienza ufficiale in campo umano e, quindi, meno che mai in campo veterinario. Questo non vuol dire però che non si siano raggiunti dei successi o non ci siano illustri personaggi che da anni operano nel settore. Tra questi il prof. Marzio Panichi, titolare della cattedra di medicina legale, legislativa veterinaria e deontologica presso la facoltà di medicina veterinaria di Torino, afferma che è possibile con l’agopuntura addolcire la medicina. Vi sono due tipi di applicazioni agopunturali: clinico-medico, nel senso terapeutico della parola e nel campo dell’analgesia chirurgica, da non confondersi con l’anestesia.

Una tecnica per molte patologie
Tramite l’agopuntura, infatti, si innalza semplicemente la soglia del dolore il che implica una manualità chirurgica di un certo tipo, decisamente delicata perché il cane non è addormentato, ma presente e sente quindi le trazioni e le pressioni che si vanno ad esercitare. Tutto questo, inoltre, richiede abilità personale, tecnica e pazienza, perché è necessario almeno una mezz’ora prima che raggiunga l’effetto desiderato.
I pazienti più adatti sono i cani avanti negli anni, giusto per non dire vecchi, , che soffrono di cuore o di fegato, quelli per cui un’anestesia potrebbe essere pericolosa o addirittura fatale. Sono suscettibili di cura con l’agopuntura anche certe patologie anche se gli assertori convinti, in verità, dicono tutte. In tutti i casi, conoscere la terapia agopunturale può servire per non adoperare alcuni farmaci, quali il cortisone, che se risolvono in fretta il problema, possono  tuttavia avere effetti dannosi sulla salute del cane. L’efficacia dell’agopuntura è stata dimostrata in caso di artriti, artrosi, dolenzie varie di tipo reumatico, certe forme di allergia,  paresi, talvolta paralisi. I bassotti, per esempio, ad una certa età sono soggetti ad avere certe patologie della colonna vertebrale per le quali l’agopuntura ha ottenuto risultati spesso insperati.

Occorrono serietà e competenza
Bisogna tuttavia essere consci che l’agopuntura non è panacea di tutti i mali. E’ necessario che vi si faccia ricorso per tempo e non quando ormai la situazione è molto più che compromessa. Generalmente chi ha un cane si rivolge a questa terapia come ultima spiaggia, quando ormai sono risultate vane tute le cure tradizionali. Del resto non è pensabile ottenere risultati su di un cane completamente paralizzato  ormai da tempo. L’agopuntura è  stata impiegata con successo nella terapia delle affezioni locomotorie, algiche e non, , nelle affezioni cutanee e gastroenteriche, cos’ come nelle gravidanze immaginarie e negli stati dismetabolici, sino all’induzione del parto. Se il caso clinico è disperato, nemmeno l’agopuntura è in grado dio fare qualcosa.

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Lavare il peperone, eliminare i semi interni, passarlo sulla griglia per abbrustolirlo, dopo di che eliminare la buccia.
Lavare la melanzana, asciugarla ....



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L’agopuntura anche per i nostri amici cani freccelunedì 15 ottobre 2012      

Sono molte le sintomatologie animali che possono trovare beneficio con l’agopuntura, laddove gli anestetici e i normali composti farmaceutici si possono dimostrare inefficienti. La terapia  agopunturale viene quindi consigliata, benché solo i alcuni casi e per alcune malattie, anche per gli animali domestici. Le prime notizie riguardanti la tecnica dell’agopuntura nell’Estremo Oriente risalgono alla preistoria; solo nel III secolo a.C. fu data alla pratica una base teorica e filosofica, ma l’applicazione fu da sempre effettuata sial sull’uomo che sugli animali.
La disciplina ha sempre avuto una certa difficoltà ad affermarsi nel mondo occidentale; stabilire quindi se l’agopuntura può rappresentare un valido aiuto per i cani ammalati è argomento spinoso. La concezione taoista su cui si basa comprende, infatti,  concetti piuttosto difficili da accettare per la nostra mentalità.

Una terapia dolce
E’ difficile pensare che ci si è ammalati perché le nostre forze negative hanno preso il sopravvento su quelle positive. Sta di fatto che l’agopuntura non ha mai raggiunto, specialmente in Italia, s dei riconoscimenti dalla scienza ufficiale in campo umano e, quindi, meno che mai in campo veterinario. Questo non vuol dire però che non si siano raggiunti dei successi o non ci siano illustri personaggi che da anni operano nel settore. Tra questi il prof. Marzio Panichi, titolare della cattedra di medicina legale, legislativa veterinaria e deontologica presso la facoltà di medicina veterinaria di Torino, afferma che è possibile con l’agopuntura addolcire la medicina. Vi sono due tipi di applicazioni agopunturali: clinico-medico, nel senso terapeutico della parola e nel campo dell’analgesia chirurgica, da non confondersi con l’anestesia.

Una tecnica per molte patologie
Tramite l’agopuntura, infatti, si innalza semplicemente la soglia del dolore il che implica una manualità chirurgica di un certo tipo, decisamente delicata perché il cane non è addormentato, ma presente e sente quindi le trazioni e le pressioni che si vanno ad esercitare. Tutto questo, inoltre, richiede abilità personale, tecnica e pazienza, perché è necessario almeno una mezz’ora prima che raggiunga l’effetto desiderato.
I pazienti più adatti sono i cani avanti negli anni, giusto per non dire vecchi, , che soffrono di cuore o di fegato, quelli per cui un’anestesia potrebbe essere pericolosa o addirittura fatale. Sono suscettibili di cura con l’agopuntura anche certe patologie anche se gli assertori convinti, in verità, dicono tutte. In tutti i casi, conoscere la terapia agopunturale può servire per non adoperare alcuni farmaci, quali il cortisone, che se risolvono in fretta il problema, possono  tuttavia avere effetti dannosi sulla salute del cane. L’efficacia dell’agopuntura è stata dimostrata in caso di artriti, artrosi, dolenzie varie di tipo reumatico, certe forme di allergia,  paresi, talvolta paralisi. I bassotti, per esempio, ad una certa età sono soggetti ad avere certe patologie della colonna vertebrale per le quali l’agopuntura ha ottenuto risultati spesso insperati.

Occorrono serietà e competenza
Bisogna tuttavia essere consci che l’agopuntura non è panacea di tutti i mali. E’ necessario che vi si faccia ricorso per tempo e non quando ormai la situazione è molto più che compromessa. Generalmente chi ha un cane si rivolge a questa terapia come ultima spiaggia, quando ormai sono risultate vane tute le cure tradizionali. Del resto non è pensabile ottenere risultati su di un cane completamente paralizzato  ormai da tempo. L’agopuntura è  stata impiegata con successo nella terapia delle affezioni locomotorie, algiche e non, , nelle affezioni cutanee e gastroenteriche, cos’ come nelle gravidanze immaginarie e negli stati dismetabolici, sino all’induzione del parto. Se il caso clinico è disperato, nemmeno l’agopuntura è in grado dio fare qualcosa.

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